Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui. (Lucio Anneo Seneca)


Certe ferite non si rimarginano, restano. Puoi guardare da un'altra parte, far finta di non vederle, puoi non sentirle, ma ci sono, e loro ti sentono.

(Alexandre Cuissardes)


La vita presente è come una notte trascorsa in un brutto albergo... e le uniche vere gioie sono quelle che ci provengono dalla fede. (Santa Teresa d'Avila)

sabato 16 aprile 2016

I PENSIERI DI UN PADRE CHE SI ACCORGE DI DIVENTARE VECCHIO

CARISSIMO FIGLIO

Il giorno che mi vedrai non essere più io, abbi pazienza e cerca di capirmi.

Quando mangiando mi sporcherò; quanto non potrò vestirmi; abbi pazienza. Ricorda le ore che impiegai insegnandolo a te.

Se quando parlo con te ripeto le stesse cose mille e una volta, non mi interrompere e ascoltami.

Quando eri piccolo e ti portavo a dormire dovevo raccontarti la stessa favola mille e una volta fintanto che non prendevi sonno.

Non mi fai vergognare quando non vuoi ascoltarmi, e non rimproverarmi. Ricordati quanto ti dovevo rincorrere e quante scuse dovevo inventarmi per farti fare il bagno.

Quando vedi la mia ignoranza sulle nuove tecnologie, ti chiedo di darmi il tempo necessario e non guardarmi con quella tua aria burlona....

Ti ho insegnato a fare tante cosa ... mangiare, bere, vestirti ... e come affrontare la vita. Molte cose sono il prodotto dello sforzo e della perseveranza di noi due.

Quando qualche volta perdo la memoria o il filo del discorso, dammi il tempo necessario per ricordare, e se non posso farlo, non ti innervosire, sicuramente la cosa più importante non era la mia conversazione.. ma era di stare un poco con te e che mi ascoltassi.

Se qualche volta non voglio mangiare, non trovarmi a ridire, Conosco bene quando ne ho di bisogno e quando no.

Quando la mia schiena stanca non mi lascia camminare....

...dammi la tua mano amica allo stesso modo che ho fatto io quando tu hai cominciato a fare i primi passi....

e quando un giorno ti dirò che sono stanco di vivere e che ho voglia di morire, non ti arrabbiare. Un giorno capirai che questo non ha niante a che fare con te, ne con il tuo amore e nemmeno con il mio.

Cerca di capire che alla mia età non si vive più.... ma si sopravvive.

E un giorno scoprirai che ho sempre cercato di darti il meglio e di aiutarti nel cammino che tu avevi scelto.

Non devi sentirti triste, sconsolato e impotente nel vedermi in questo stato. Devi stare al mio fianco, cercare di capirmi e aiutarmi come io ho fatto quando tu incominciasti a vivere.

Adesso tocca a te accompagnarmi nel mio difficile cammino. Aiutarmi a camminare, con amore e con pazienza. Io ti pagherò con un sorriso e con l’immenso amore che sempre ti ho voluto.

Papà